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Porte aperte su...

Addio a Vincenzo Calò, poeta e scrittore

  E chi di voi non lo conosceva?  Vincenzo Calò alla Biblioteca Civica di Manerbio (BS) Era un ospite fisso, su questo blog. Intervistava poeti, saggisti e narratori; recensiva le loro opere; i suoi interventi finivano regolarmente qui, oltre che su Roma Capitale Magazine . La sua era una penna difficile da comprendere, ma sempre di spessore. Non ha mai smesso di dedicarsi alla diffusione della poesia e della letteratura in generale, per quanto fosse difficile e per quanto la sua situazione personale non fosse certo di lusso. Solo la malattia l'ha fermato. Si è spento l'11 ottobre 2022 , verso mezzogiorno. Era prevedibile, per i pochissimi che ne conoscevano le condizioni. Eppure, nessuno era davvero pronto per la notizia. Qualcuno, all'inizio, non ci ha creduto. Aveva trentanove anni e non era mai stato vecchio, né fuori, né dentro. Qui avevamo già raccontato la sua storia. Mi sembra doveroso aggiungere un'altra sua pubblicazione: La sicurezza e il pensiero cardiopati
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La dolce vita: note di un tempo che fu

Il Teatro Civico "M. Bortolozzi" di Manerbio , nell'anno in corso, ha visto la sua prima stagione teatrale musicale , con la direzione artistica di Edmondo Mosè Savio e Sergio Mascherpa. Sul palco, hanno rivissuto epoche della canzone italiana ormai entrate nell'immaginario. La sera del 23 marzo 2024, è stata la volta de "La dolce vita" : un titolo che cita il film felliniano del 1960 , un viaggio nella vita mondana di Roma alla fine degli anni '50. Questa espressione, divenuta proverbiale anche per indicare il tipo di maglioncino indossato da Marcello Mastroianni, è coetanea del termine "paparazzi". Parlando di musica, "La dolce vita" vide una stretta collaborazione fra il regista e il compositore Nino Rota.  In realtà, le rievocazioni canore hanno coperto un arco temporale più ampio, che iniziava dai primi anni '20 . Ma il filo conduttore era sempre la voglia di godimento e spensieratezza. In scena, si sono esibiti Edmondo S

Musica e Muse al Teatro Civico di Manerbio

Perché non celebrare l'8 marzo con uno spettacolo sulle donne che hanno fatto la storia della musica? È stata l'idea di Marialaura Vanini per il Teatro Civico "M. Bortolozzi" di Manerbio. La sera del 10 marzo 2024, canti e danze hanno dato vita allo spettacolo "Musica e Muse" .  Il primo "fantasma illustre" a presentarsi sulla scena è stato quello di Francesca Caccini (1587-1641) , compositrice, clavicembalista e soprano, che fu la prima donna a comporre un'opera lirica: Il Ballo delle Zingare (1615). La maggior parte della serata, però, è stata dedicata alle regine del soul, del blues, del jazz, del pop e del rock dagli anni '30 a oggi. Come la blueswoman Bessie Smith (1894-1937) , che influenzò gli sviluppi successivi del genere. Édith Piaf (1915-1963) è forse la cantautrice principale del filone della "chanson", la canzone francese. Billie Holiday (1915-1959) è stata una delle più grandi cantanti sia di jazz che di blues, a

Donne che hanno rotto

Le "Donne che hanno rotto" sono quelle che hanno rotto uno schema di aspettative o un divieto legale per aprire la strada a un mondo più giusto. A loro, è stata dedicata una serata di letture presso l'aula magna dell'I.I.S. "B. Pascal", a Manerbio, l'8 marzo 2024. L'evento è stato proposto dal movimento "Conoscere & Partecipare". Il suggestivo collage in locandina era un'opera di Alessandra Comaroli. I brani sono stati letti da Paola Corbellini, Eliana Gambaretti e Marina Ricca. Le loro voci sono state accompagnate dal pianoforte di Claudio Severgnini. Luca Lusetti aveva curato le immagini proiettate alle loro spalle. La serata è stata aperta dai "doveri delle spose" codificati da Famiglia Cristiana nel 1867: essere deferente verso la suocera e i parenti del marito, essere economa, evitare la familiarità con uomini diversi dallo sposo, obbedire a quest'ultimo e considerarlo come capo, ecc. Alcune donne, pur chiu

Guelfi bianchi e guelfi neri: un gioco per il Dantedì

Mi permetto di condividere un gioco che mi è venuto in mente per celebrare il Dantedì in compagnia. È per gruppi numerosi (come una classe di scuola) ed è ispirato a Lupus in Tabula , con la differenza che è ambientato nella Firenze dei tempi di Dante.  Immagine creata con Leonardo A.I. Occorrente: un mazzo di carte da poker . I giocatori devono dividersi in due squadre con un eguale numero di membri: i guelfi bianchi e i guelfi neri . A ciascun guelfo bianco, va consegnata una carta dal seme rosso.  A ciascun guelfo nero, va consegnata una carta dal seme nero .  Alcune di queste carte corrispondono a un personaggio: Tra i guelfi bianchi  Re di quadri: Vieri de' Cerchi, capo-fazione; Re di cuori : l'imperatore Enrico VII, nel cui arrivo Dante sperava ardentemente; Fante di cuori: Dante Alighieri ; Regina di cuori: Beatrice Tra i guelfi neri Re di picche: Corso Donati, capo-fazione; Regina di picche: Gemma Donati; Fante di picche : Forese Donati, oppure (se preferite) Guido Cava

"Frammenti": i collage analogici di Alessandra Comaroli

Anche nell'era del digitale, l'arte analogica continua ad affascinare. Soprattutto, i collage , con la loro semplicità e versatilità, sanno farsi apprezzare. È il caso dei "Frammenti" di Alessandra Comaroli , rimasti esposti al Bar Borgomella di Manerbio dal 18 febbraio al 16 marzo 2024, durante la serie di mostre "In Essere 3 - Desiderio di bellezza" .  Alessandra Comaroli ha una formazione scientifica ed è laureata in Architettura. Ha all'attivo diverse pubblicazioni artistiche ed ha partecipato a festival e mostre, anche internazionali. Ama il collage , perché per lei è metafora di una rinascita: i pezzetti di carta colorata, tratti da materiali poveri e anonimi, si ricombinano in nuove forme. Quante volte l'arte deve ricomporre i frammenti della nostra vita e del nostro cuore? Nelle opere di Alessandra, lo vediamo materialmente. Questi fragili tasselli possono trasformarsi (ad esempio) in una torre lignea sotto un sole arancione, mentre una f

“Io ti vedo”: due autori milanesi a Manerbio

Maurizia Triggiani e Marco Bottarelli sono marito e moglie, vivono a Milano e scrivono a quattro mani. Lei è laureata in Economia e ha lavorato per anni come buyer (= rappresentante dell’azienda durante le operazioni di acquisto) di accessori nel mondo del commercio online. Lui, invece, è laureato in Architettura. Nel 2020, la coppia ha fondato DoFit, una piattaforma digitale di fitness e benessere. Online, sono noti come “i Disordinary” e s’impegnano a raccontare la realtà delle “seconde famiglie”, quelle nate dopo matrimoni precedenti. Affiatamento e autoironia sono gli irresistibili ingredienti della loro scrittura, che hanno permesso loro di arrivare a case editrici come De Agostini e Sperling & Kupfer. Da La Corte Editore è stato invece pubblicato il loro thriller, Io ti vedo (2023) . L’hanno presentato proprio a Manerbio il 17 febbraio 2024, in occasione del “Sabato con gli autori” organizzato da “Ohlala! Concept Creativo” . Abbiamo conosciuto quest’ultimo come merceria

E se boicottassimo i concorsi docenti?

Un altro concorso docenti è arrivato. Come ogni santa volta, si sprecano le polemiche di noi precari storici : sulle prove senza senso, sull'assenza d'ogni legame fra i loro contenuti con la realtà del nostro lavoro, sull'eccessivo apporto della fortuna nei risultati, sulla scelta infelice delle sedi (strategicamente piazzate in luoghi dimenticati da uomini e dei), sul divieto di andare al bagno prima che sia stata completata la procedura della prova scritta (per urgente e imprevisto che sia il bisogno). Anche pagine Facebook deliziose come Portami il diario parlano del senso di assurdità che si prova, quando si partecipa alle procedure.  Immagine creata con Leonardo A.I. Anche chi passa entrambe le prove (scritta e orale) deve trascorrere da precario un numero indeterminato di anni, prima di ottenere il famoso ruolo.  Dopo ogni prova concorsuale, fioccano i ricorsi legali per via di errori nelle prove e irregolarità varie.  Certo, ci sono anche coloro che ottengono final