«Che orrore!» Così sbotta, scandalizzata, la madre (cinquantenne) davanti alle fotografie della figlia (ventenne) truccata come Brandon Lee nel film The Crow . «Tu devi metterti la testa a posto… Dovresti essere disgustata a veder queste cose, non goderne… C’è già tanto male nel mondo: a che serve inventarsene dell’altro? Se tu sei di questo umore, non ti voglio attorno… voglio cose positive attorno a me…» «Ecco cosa si guadagna a essere sinceri» risponde la figlia, gelida. «Se tu sei sincera, io sono libera di dirti la mia opinione!» guizza la signora, oltraggiata nei suoi diritti. Ebbene, a questa recente scena io voglio rispondere, senza farmi incantare dal fatto che quella madre sia una veterocasalinga con poche e affezionate idee, né dal fatto che sia tornata a far la gatta con la figlia poco dopo, come se avessero parlato del tempo. Perché non saper distinguere fra la legittima espressione di un’opinione (“Questa estetica non fa per me”) e la sferzata d’un giu
Mi piace pensare a un blog come a una porta aperta su dimensioni diverse, dal fantastico al reale... come a qualcosa che ci porta una boccata d'ossigeno. Qui troverete libri, film, pensieri, ironia, arte, cronaca e storia locale. Una scatola a sorpresa, ma sempre con un occhio per cultura e creatività.