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Il veleno



“Il vin sa rivestir la più sordida bettola
D’un lusso miracoloso,
E fa sorger più d’un portico fiabesco
            Nell’oro del suo rosso vapore,
Come un sol calante in un ciel nebuloso. 

L’oppio ingrandisce quel che non ha limiti,
            Allunga l’infinito,
Approfondisce il tempo, scava la voluttà,
            E di piacer neri e cupi
Riempie l’anima oltre la sua capacità.

Tutto ciò non vale il velen che stilla
            Dai tuoi occhi, dai tuoi occhi verdi,
Laghi ove la mia anima trema e si vede al rovescio…
            I miei sogni vengono in folla
Per dissetarsi a quei flutti amari. 

Tutto ciò non vale il terribil prodigio
            Della tua saliva che morde,
Che affonda nell’oblio la mia anima senza rimorso,
E, trainando la vertigine,
La fa rotolar sfatta alle rive della morte!” 

CHARLES BAUDELAIRE
(I fiori del male, 1861)

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