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Quando un video non basta


​«Alberghi "vaticani" che non pagano l’Ici. La prova video». E che prova! Primi giorni di settembre. Il commando radicale è guidato dal feldmaresciallo in persona, Mario Staderini, con sergente appresso armato di telecamerina nascosta. Incursione alla Casa del Clero in via San Tomaso, nel centro di Milano. Motivo dell’audace blitz: «Cappato (Marco, radicale, consigliere comunale, <+corsivo>ndr)<+tondo> ha ottenuto dal Comune di Milano l’elenco degli immobili esenti Ici, ad esempio la Casa del Clero, in pieno centro di Milano». Staderini entra e chiede alla portinaia, una suora filippina da poco giunta in Italia, se c’è una stanza libera per lui, laico. E...

La Casa del Clero fa parte del complesso della Chiesa Rettorile di San Tommaso Apostolo. Alla fine degli anni Cinquanta, diventa casa per i preti diocesani: quelli a servizio della diocesi che non risiedono in una parrocchia; quelli, ormai anziani, che una parrocchia non l’hanno più. Oggi la Casa ospita 23 preti, 14 dei quali hanno più di 80 anni, e due ne hanno 90. L’edificio principale ha 8 piani, con 2 appartamentini per piano (uno è occupato dalla comunità delle suore che prestano servizio presso la Casa). Un adiacente edificio secondario ha 3 piani con 25 camerette. L’edificio principale è tutto occupato. Quello secondario ha una decina di stanze libere per ospiti di passaggio, in genere preti, ma anche laici, per lo più professori universitari e amici dei preti residenti. La suora filippina del filmato fa vedere a Staderini una di queste poche, sobrie camerette. Un albergo? No, una residenza con alcune stanze a disposizione, eccezionalmente, di qualche ospite. E l’Ici?

Ieri mattina, Rai3, ore 9,15. La seconda parte di "Agorà", la trasmissione condotta da Andrea Vianello, è dedicata a Chiesa e Ici. Staderini sorride sicuro e ribadisce: «La Casa del clero di Milano non paga l’Ici, eppure è un albergo». Come convincerlo del contrario? L’unica è mostrargli le ricevute dei pagamenti. La casa non è ubicata forse in via san Tomaso, l’apostolo duro da convincere?
Eccole qua, allora, le ricevute. La Casa del clero paga e ha sempre pagato: 6.710 euro all’anno fino al 2009, quando ci si accorge che sull’immobile grava un vincolo monumentale e quindi – come tutti gli edifici simili, chiunque ne sia il proprietario – versa una tassa ridotta: 2.435 euro.

Cappato assicura che la Casa del clero è «esente Ici». Staderini non ha dubbi: non paga. Com’è possibile che si siano sbagliati così clamorosamente? Bastava, anziché raggirare una suora filippina, chiedere di don Paolo Sartor, rettore della Chiesa e responsabile della Casa. E tutto sarebbe finito lì. Quanto al Comune di Milano, nell’aprile del 2010 la Chiesa Rettorile è stata perfino oggetto di un’indagine che ha coinvolto una sessantina di parrocchie, per verificare il versamento dell’imposta nel periodo 2005-2009.

Verità ristabilita, giustizia fatta? Non esattamente. Il video ormai gira incontrollato sul web. A riprova di come funzioni la disinformazione: tutti evasori a prescindere, per ideologia e pregiudizio. E prove clamorose come questa? Serviranno a qualcosa? Il video sarà ritirato, gli sarà aggiunta una postilla, l’errore verrà corretto da chi l’ha commesso? La risposta, cantava il poeta, è perduta nel vento.


Umberto Folena su: http://www.avvenire.it/Dossier/chiesaeici/quisipaga/Pagine/video-bufala.aspx 

Commenti

  1. Inutile dire che trattare la questione con video diffamatori fabbricati all'uopo non è di alcuna utilità agli italiani. Questo non è prender coscienza di una situazione, ma usarla a beneficio di una parte ideologica.

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